Brevi nucleari dal mondo

Cina – E’ ufficialmente iniziata la costruzione del primo ACP100, lo Small Modular Reactor dimostrativo cinese. Il sito prescelto è quello che ospita la centrale nucleare di Changjiang nella provincia di Hainan. Secondo le aspettative della China National Nuclear Corporation (CNNC) il progetto sarà il primo reattore modulare terrestre ad essere realizzato. Il reattore Linglong One, ad acqua pressurizzata, avrà una potenza di 125 MWe e sarà adatto a produrre in modo combinato elettricità e calore per vari usi industriali e di desalinizzazione dell’acqua.

Bangladesh – La cupola dell’edificio di contenimento interno del reattore 1 della centrale di Rooppur è in fase di installazione. L’annuncio è stato dato dalla compagnia russa Rosatom, che sulla riva est del Gange, a 160 km dalla capitale Dacca sta realizzando due unità VVER-1200 che avranno una licenza iniziale di 60 anni di operatività, estensibile di ulteriori 20 anni.

Bolivia – Si è svolta nella città di El Alto, alla presenza del Presidente della Bolivia Catacora e del Primo Vice Direttore Generale per lo Sviluppo Aziendale e gli Affari Internazionali di Rosatom, Komarov, la posa della prima pietra del reattore di ricerca boliviano. Il reattore sarà parte di un centro di ricerca e sviluppo delle tecnologie nucleari.

Unione Europea – 18 organizzazioni sindacali europee hanno reiterato l’appello alla Commissione Europea caldeggiando l’inclusione dell’energia nucleare nella Tassonomia della finanza sostenibile. L’appello, lanciato per la prima volta lo scorso 13 gennaio, invoca l’apertura di un confronto al fine di permettere all’energia nucleare di dispiegare tutto il proprio potenziale per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione prefissi al 2050 in modo efficiente e socialmente equo.

Slovenia – Il Ministero delle infrastrutture ha emesso il primo permesso per la costruzione del progetto JEK2, ovvero il nuovo reattore che sorgerà presso il sito nucleare di Krško. Il ministro delle infrastrutture Vrtovec, commentando la Strategia Energetica del Paese al 2050, ha ribadito che il nucleare è l’asse portante del processo di decarbonizzazione della Slovenia. La decisione definitiva sulla costruzione del nuovo impianto dovrebbe essere presa entro il 2027. La nuova unità, di 1100 MWe di potenza, dovrebbe sostituire il reattore attuale (696 MWe) a partire dal 2043.

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