La IAEA monitorerà il rilascio dell’acqua triziata di Fukushima in mare

Il Governo Giapponese e la International Atomic Energy Agency (IAEA) hanno siglato a Vienna un accordo che prevede l’assistenza e il monitoraggio da parte di quest’ultima del processo di sversamento a mare dell’acqua contaminata con trizio attualmente stoccata nei serbatoi presso la centrale di Fukushima Daiichi.

In particolare, l’agenzia si occuperà sia della revisione del piano di rilascio redatto dal Giappone sia del monitoraggio durante le operazioni per quanto attiene la sicurezza, la caratterizzazione radiologica dell’acqua rilasciata, la valutazione dell’impatto ambientale e l’idoneità dell’assetto normativo e autorizzativo.

La decisione del rilascio in mare, al vaglio da molti anni, è stata sancita dal Governo Giapponese lo scorso febbraio, con l’avvallo della IAEA, che considera la scelta tecnicamente fattibile ed in linea con gli standard internazionali. L’acqua, attualmente stoccata in serbatoi temporanei, è stata già decontaminata dalla maggior parte dei radionuclidi tramite la tecnica Advanced Liquid Processing System (ALPS). Dal momento che la capacità di stoccaggio si esaurirà entro un anno, è necessario avviare quanto prima le operazioni di rilascio. L’intera operazione potrebbe durare decenni, in quanto l’acqua verrà rilasciata ulteriormente diluita al fine di evitare non solo i già improbabili danni ambientali e alla salute, ma anche i potenziali danni di immagine che potrebbero colpire l’economia della zona, in particolare quella ittica.

Il coinvolgimento della IAEA sarà dunque molto importante al fine di rassicurare la popolazione locale e quella del mondo intero sulla conduzione in sicurezza delle operazioni.

 

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