Macron: il nostro futuro dipende dal nucleare

Il Capo dello Stato francese ha visitato ieri, 8 dicembre, il sito industriale di Framatome presso Le Creusot.

Durante la visita Macron si è rivolto ad una platea di industriali del settore nucleare per rassicurarli del fatto che il “futuro energetico ed ecologico del Paese dipende dal nucleare”.

Il nucleare copre circa il 78% del fabbisogno elettrico ed occupa circa 220.000 addetti nel Paese d’Oltralpe.

Non è dunque a prima volta in cui Macron spende parole lusinghiere per l’energia dall’atomo, cui riconosce il ruolo di primo piano nel fornire energia a basse emissioni nonché l’importanza nel mantenimento dell’indipendenza strategica della Francia. Non a caso, nel corso della visita, ha anche annunciato che la prossima portaerei francese sarà a propulsione nucleare.

Tuttavia, la politica francese è nei fatti contrastata, poiché agli elogi verbali e agli stanziamenti in ricerca e svilupposi contrappongono i piani di ridimensionamento del ruolo del nucleare nel mix energetico (sotto al 50% nel 2050) e le chiusure anticipate delle centrali, ultima quella di Fessenheim, occorsa lo scorso Febbraio tra le proteste e non ancora digerita dai sindacati del settore.

L’industria apprezza l’appoggio del Presidente, ma si aspetta decisioni più incisive per il futuro del settore, come ad esempio il piano per la costruzione di sei nuovi EPR, che stenta a realizzarsi, e che è ritenuto di vitale importanza. Secondo le indiscrezioni, tale piano dovrebbe attendere il 2023, ovvero dopo l’avvio di Flamanville, per concretizzarsi.

Scarica la traduzione dell’articolo originale de La Tribune

Macron in visita alla centrale nucleare di Civaux, nel 2016 (foto Reuters)

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