Fusione: pietra miliare nella costruzione di ITER

Una fase della posa della base del criostato presso ITER (foto Consorzio ITER via World Nuclear News)

I lavori di costruzione del reattore a fusione International Thermonuclear Experimental Reactor (ITER) nel sud della Francia hanno segnato un significativo passo avanti con la posa della base del criostato, un manufatto di acciaio del peso di 1250 tonnellate.

Le operazioni di posa sono iniziate il 26 di maggio u.s., per concludersi nel pomeriggio del 27.

Il criostato, componente cruciale di 30 metri di altezza per 30 di diametro, servirà ad isolare i sistemi magnetici di confinamento del plasma dall’ambiente circostante. L’installazione, curata dal team indiano del consorzio ITER, pone dunque termine alla fase di progetto e realizzazione di questo componente fondamentale, durata circa dieci anni.

“Un’operazione unica nel suo genere – ha detto il Direttore Generale Bernard Bigot, comprensibilmente emozionato – per la quale il fallimento non era un’opzione”.

ITER, reattore a fusione di tipo tokamak alla cui costruzione partecipa un consorzio internazionale che include anche l’Italia, sarà un impianto dimostrativo di 500 MW di potenza. La fase plasma, ovvero la fase operativa, è prevista per il 2025.

Maggiori informazioni sul sito ufficiale del Consorzio ITER

La base del criostato viene adagiata nel vano di assemblaggio della macchina (foto Consorzio ITER via World Nuclear News)

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