La NASA apre la corsa al reattore lunare

Il progetto denominato Fission Surface Power (FSP) è stato lanciato dalla dalla NASA in collaborazione con il Dipartimento dell’Energia (DOE) e l’Idaho National Laboratory (INL) per stabilire una fonte di energia durevole, ad alta potenza e indipendente dal sole per le missioni lunari della NASA entro la fine del decennio.

Ovviamente, il pensiero è corso al nucleare.

Il bando – pubblicato il 19 novembre – apre la competizione d’idee per un piccolo reattore a fissione pronto per il volo alimentato da uranio a basso arricchimento. L’FSP dovrebbe essere in grado di fornire 40 kWe di potenza continua per almeno 10 anni nell’ambiente lunare. Deve essere contenuto in un cilindro di 4 metri di diametro, lungo 6 metri e pesare meno di 6000 chilogrammi. Dovrebbe anche essere in grado di accendersi e spegnersi senza l’assistenza umana. L’FSP dovrebbe essere in grado di operare dal ponte di un lander lunare o di essere rimosso dal lander, posizionato su un sistema mobile e trasportato in un altro sito lunare per l’operazione.

Il termine per la presentazione delle proposte è il 19 febbraio 2022, il prezzo massimo dei contratti individuali finanziati è pari a 5 milioni di dollari.

Battelle Energy Alliance, che gestisce l’INL per conto dell’Ufficio per l’energia nucleare del DOE, ha affermato che una bozza del bando pubblicata nel dicembre 2020 ha riscosso un notevole interesse da parte dell’industria.

“Il feedback e l’entusiasmo che continuiamo a vedere per i sistemi nucleari spaziali sono stati molto eccitanti, e comprensibilmente”, ha affermato Sebastian Corbisiero, responsabile del progetto presso INL. “Fornire un sistema affidabile e ad alta potenza sulla luna è un passo fondamentale nell’esplorazione umana dello spazio e raggiungerlo è alla nostra portata”.

“L’abbondanza di energia sarà la chiave per la futura esplorazione dello spazio”, ha aggiunto Jim Reuter, amministratore associato dello Space Technology Mission Directorate della NASA a Washington, DC. “Mi aspetto che i sistemi di alimentazione di superficie a fissione avvantaggeranno notevolmente i nostri piani per le architetture energetiche per la luna e Marte e possano persino guidare l’innovazione per gli usi terrestri”.

Il progetto FSP si innesta sul precedente progetto Kilopower, terminato nel 2018. Kilopower è un piccolo e leggero sistema di alimentazione a fissione sviluppato presso il laboratorio della National Nuclear Security Administration (NNSA) del DOE in collaborazione con la NASA. Il sistema è stato dimostrato con successo nell’esperimento Kilopower Reactor Using Stirling Technology (KRUSTY), condotto presso il Nevada National Security Site della NNSA da novembre 2017 a marzo 2018. KRUSTY utilizzava uranio altamente arricchito e un motore Stirling per generare elettricità.

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