L’Ucraina esplora l’espansione della propria capacità nucleare

L’Ucraina e gli Stati Uniti intensificano la cooperazione in tema di energia nucleare con la firma di due Memorandum of Understanding tra Energoatom e Westinghouse e NuScale, rispettivamente.

Il primo accordo, del valore complessivo di 30 miliardi di dollari, prevede il completamento dell’unità 4 della centrale di Khmelnitsky (un VVER completato al 28% e mai ultimato, ma che da tempo l’Ucraina pianifica di completare convertendolo  in AP1000, design Westinghouse) e la costruzione di 4 nuove unità AP1000 presso siti nucleari già esistenti.

L’esecuzione di tale accordo porterebbe la capacità nucleare del Paese a quasi 18000 MWe complessivi, in grado quindi di soddisfare il 72% del fabbisogno di elettricità dell’Ucraina, permettendo quindi di ridurre conseguentemente la quota di combustibili fossili.

Dell’accordo inoltre beneficerebbe sostanzialmente anche l’italiana Mangiarotti, una controllata di Westinghouse, unica a costruire alcune componenti degli AP1000.

Il secondo accordo, siglato con NuScale, prevede di esplorare la possibilità di costruire reattori modulari NuScale nel Paese. Secondo i termini dell’accordo, NuScale supporterà Energoatom in tutte le fasi, dallo studio di fattibilità e analisi dei costi, alle pratiche di licensing e progettazione specifica degli impianti.

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